In occasione dell’Italian Internet Day – ricorrenza che cade il 29 aprile – tutta l’Italia si è mossa con iniziative di ogni genere legate al tema di Internet.

Anche noi abbiamo aggiunto il nostro piccolo tassello al mosaico delle iniziative digitali con un CoderDojo speciale. Questa volta su un’idea di Luca Truffarelli il mentor Massimo Ghialberti ha tracciato un gioco in cui le sfide erano rappresentate da due temi molto importanti per i programmatori: variabili e dispatcher. Con gli opportuni esempi pratici ragazze e ragazzi del nostro coderdojo sono riusciti a capire il funzionamento di ogni cosa e raggiungere il risultato.

Il gioco

Il risultato degli sforzi dei nostri giovani programmatori era un gioco in perfetto allineamento con quello che stanno facendo i genietti del MIT sul sito ufficiale di Scratch. Come loro hanno mandato in vacanza il gattino mascotte del nostro ambiente di programmazione preferito, così anche noi abbiamo programmato una piccola vacanza tra le bellezze della nostra bella regione. Il nostro personaggio (che per qualcuno era una ragazzina, per qualcun altro è diventato un dinosauro, un fantasma, un’automobile truccata…) si è ritrovato a camminare sullo sfondo di bei paesaggi umbri incontrando per la sua strada i monumenti più importanti di sei delle nostre città: Amelia, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni e Todi.

La Regione Umbria

L'assessore Antonio Bartolini della Regione UmbriaL’incontro di questo mese si è svolto all’interno di Palazzo Donini in corso Vannucci 96. È la sede della Giunta Regionale della Regione Umbria. Ed è proprio grazie all’assessore Antonio Bartolini (nella foto) che questo incontro si è potuto svolgere qui. Siamo anche stati inseriti nel cartellone ufficiale delle iniziative che la Regione Umbria ha attivato per festeggiare l’Italian Intrnet Day. Cinque giorni consecutivi di incontri, conferenze, dibattiti, approfondimenti ed eventi tutti legati al mondo di Internet e di come questa tecnologia ha rivoluzionato il nostro modo di lavorare, studiare, relazionarci, vivere. Oltre a darci la disponibilità di una delle più belle sale dell’amministrazione pubblica e dell’adiacente Salone d’Onore, l’assessore è anche venuto a trovarci per manifestare il suo entusiastico sostegno all’attività dei mentor e dei ragazzi che seguono gli incontri. Per me è stato davvero importante sentire la vicinanza di un’istituzione così rilevante per la vita di tutti i cittadini umbri. Un segnale di grande apertura che mi fa capire – sia come champion del CoderDojo sia come cittadino sia come imprenditore – che qualcosa sta cambiando, che c’è un grande desiderio (oltre che necessità) di innovazione. E mi fa piacere, con l’attività del CoderDojo, partecipare a questo Rinascimento Digitale della nostra regione.

Quintarelli

Stefano Quintarelli al CoderDojo di PerugiaMa non finisce qui! Il dojo dell’Italian Internet Day è stato davvero speciale. Oltre a svolgersi in un luogo d’eccezione, inserito in un calendario di iniziative di grande interesse per grandi e piccini, il nostro dojo ha avuto un’altra sorpresa: una visita da parte di Stefano Quintarelli (nella foto), un uomo che ha scritto la storia dell’Internet italiana. Già da studente universitario (parliamo degli anni ’80) aveva iniziato a occuparsi di Internet sotto la guida del compianto professor Degli Antoni. Nel 1994 ha fondato INet, il primo provider professionale italiano. Io mi ricordo quegli anni, perché avevo appena iniziato a lavorare in un’agenzia di relazioni pubbliche di Milano come responsabile dei sistemi informativi e quando fu il momento di scegliere il provider per la connessione a Internet di tutta l’azienda valutammo offerte di diversi fornitori, compreso INet.

Stefano si trovava a Perugia per una duplice occasione. Il Comune di Perugia (impegnato a sua volta in una giornata speciale dedicato all’Inernet Day) lo ha coinvolto come testimonial d’eccezione dell’Internet in Italia. Stefano è stato tutta la mattina al Capitini dove ha incontrato gli studenti e li ha spronati a sfruttare la grande occasione di vivere la realtà di oggi e le sue opportunità. Alle 18.30 doveva poi presentare il suo libro (Costruire il domani, Edizioni il Sole 24 Ore) in un incontro straripante di persone.  Stefano ci ha tenuto a venirci a trovare al CoderDojo perché ha una grande passione per diffusione della cultura di Internet e ritiene che la scuola vada cambiata per poter aiutare i bambini a cogliere appieno le opportunità della Rete. Ha chiacchierato per qualche minuto con i bambini, li ha incoraggiati a essere curiosi, a essere aperti nei confronti delle lingue, compresa la lingua parlata dai computer.

Una passeggiata in Umbria

Il gioco era molto interessante, ricco di sfide, trucchetti, spunti. Alla fine siamo riusciti a realizzare tutto il meccanismo e ad applicarlo a un paio di monumenti: era la base per poter continuare ad animare gli altri monumenti da soli, a casa. Per chi volesse vedere il gioco completo, dove ci sono alcuni elementi supplementari rispetto a quelli visti al dojo, lo può trovare qui: “Una passeggiata in Umbia”. I coder potranno prendere spunto per arricchire il loro script. In particolare:

  • In modo molto semplice potranno animare anche gli sfondi, facendoli scorrere uno dopo l’altro.
  • Potranno aggiungere un comando per FERMARE l’animazione cliccando sui monumenti che stanno passando.
  • Potranno aggiungere a ogni monumento una didascalia/fumetto che ne dirà il nome.

Queste possibilità sono inserite anche come COMMENTI all’interno del codice del gioco. Vedrete comparire (negli script degli sfondi, della protagonista e del primo monumento) delle strisce gialle in relazione ad alcuni blocchetti: sono le note.

Quindi, cliccate su “Una passeggiata in Umbria” per aprire il gioco online e prendere spunto.

E lasciatevi tentare dal REMIX: cliccando su GUARDA DENTRO potrete apportare modifiche e salvarle come REMIX (non vi preoccupate: il nostro originale non verrà cambiato). Cambiare gli sfondi, aggiungere monumenti, inserire suoni… trasformare tutto ciò in un gioco spaziale… I limiti sono solo la vostra fantasia! Siate curiosi. Non abbiate paura di sbagliare. Andate alla fonte. Sono le raccomandazioni di Stefano Quintarelli fatte ai nostri ragazzi del CoderDojo e anche agli studenti del Capitini (che ha incontrato in mattinata). Facciamole nostre. Trasferiamole ai nostri figli. Rendiamoli liberi dai pregiudizi e capaci di andare in fondo senza accontentarsi.

Al CoderDojo del 30 aprile le sfide erano tante. Il gioco era più difficile del solito. Per la prima parte sembrava addirittura noioso… Ma hanno tenuto duro. Hanno saputo aspettare. E la soddisfazione, poi, è stata grande. I nostri ragazzi oggi vogliono tutto e subito. E noi, per tenerli buoni, spesso gli diamo tutto e subito. La capacità di impegnarsi, di sbagliare e riprovare, di ricominciare tutto d’accapo per raggiungere un obiettivo più alto, sono atteggiamenti che si apprendono. Siamo noi a doverglieli trasferire.

Solo così potremo vivere appieno lo slogan dei CoderDojo internazionali. “Be cool” non vuol dire “Sii furbo”. Vuol dire sii forte, mitico, fantastico… sii figo. Fare cose cool vuol dire trovare idee geniali, che lasciano a bocca aperta. Trovare la propria strada, incaponirsi fino al raggiungimento del risultato. I nostri ragazzi possono farcela. Siamo noi a doverglielo laciar fare.

Be cool!

Marco Morello
Champion del CoderDojo di Perugia